Etichetta: Danni riflessi

Danni cd. riflessi ai familiari della vittima principale: criteri di liquidazione del danno non patrimoniale spettante ai congiunti del soggetto macroleso (Cass. 13540/2023)

La pronuncia in esame tratta il caso di un motociclista che nel 2010, alla guida della propria Harley Davidson, in marcia su strada extraurbana, veniva violentemente investito da autovettura assicurata con una società rumena che, proveniente dalla opposta direzione di marcia, svoltava a sinistra per immettersi nell’area di parcheggio di un supermercato, omettendo dovuta precedenza alla moto.

Il conducente del motociclo riportava gravissime lesioni personali, che si traducevano in postumi permanenti accertati nella misura del 63% di I.P. (con danni permanenti agli arti inferiori, che gli precludevano una deambulazione autonoma senza l’utilizzo di stampelle canadesi o altri supporti, vistosi esiti cicatriziali, problemi di decubito, disturbo post traumatico da stress a carattere cronico).

Il giudizio veniva quindi introdotto dal motociclista e dai suoi prossimi congiunti (moglie convivente, i figli, entrambi conviventi col padre al momento del sinistro), i quali, pur non essendo stati direttamente coinvolti nel sinistro stradale, quali familiari della vittima principale, assumevano di essere stati di riflesso danneggiati dal fatto illecito.

Sia il Tribunale di primo grado, sia il Giudice di appello negavano (erroneamente, come si dirà infra) tout court ai familiari delle vittima principale il diritto al risarcimento dei danni cd. riflessi.

La Suprema Corte invece, accogliendo le doglianze dei familiari della vittima, sul punto ha avuto modo di chiarire che, in primis, “va tenuto in considerazione, quanto ai criteri da adottare per il riconoscimento e per la quantificazione del danno non patrimoniale alle vittime riflesse, che nel caso di specie oggetto della quantificazione non è il danno da morte del prossimo congiunto, e quindi da perdita del rapporto parentale, ma il danno che subiscono i congiunti in conseguenza delle lesioni – in questo caso gravissime- subite dalla vittima principale, tali da recare dolore e pena ai parenti, e da incidere pesantemente sullo svolgimento della vita quotidiana della intera famiglia”.

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